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Immagine del redattoreSara Cabrioli

“Libero arbitrio”, 2022. Olio su tela, 70x50 cm.


Quando andavo al liceo ricordo di essere sempre stata affascinata dalle tre figure che nella mitologia greca venivano chiamate “Moire”, ovvero colore che muovevano i fili della vita di un individuo e presiedono al destino dell’uomo. 

La prima filava il filo della vita, la seconda dispensava i destini, la terza tagliava il filo della vita al momento stabilito. 


Nessuno, nemmeno gli dei, potevano cambiare le loro idee. 

E allora, il destino di chiunque era già scritto.


A volte mi sembra che la mia vita sia manovrata da qualcuno a cui posso solo percepire una piccola essenza. Non posso dire ciò che voglio dire, non posso muovermi nella strada che vorrei intraprendere, non posso nutrirmi di filosofie e idee che la mia mente brama. 


Il filo rosso delle nostre vite è giostrato da altre persone che decidono i nostri destini?


E’ possibile possedere questa spiacevole sensazione di essere controllata da qualcun altro? 









Ma la libertà, esiste per davvero?

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